Appunti di dicembre

Posted: Dicembre 6th, 2011 | Author: | Filed under: Acidume, sarcasmi e humour, Comunicati svampa e random facts | Tags: , , , , | Commenti disabilitati su Appunti di dicembre
  1. Forse, e dico forse, le circostante faranno sì che mi espropriano ‘sto netbook qui e mi fanno approdare su un altro netbook.
  2. Non è arrivato manco l’ottodicembre che già non ne posso più.
    Maledetta isteria collettiva natalomane.
  3. Santa claus, babbo natale, pincopallino. Chiamatelo come vi pare ma è  e rimane un concetto assolutamente patriarcal-capitalistico: quel pezzo di merda porta i regali solo se fai la brava e vai bene a scuola. Poi cresci e scopri che l’unico modo per avere “regali” è dire simpre sì, fare la brava (ancora!), essere produttiva. Mannaggia san carlo quello delle patatine.

Un paio di righe sul #femblogcamp

Posted: Ottobre 31st, 2011 | Author: | Filed under: Analisi, considerazioni e deliri, Comunicazione e mediattivismo, Gender e LGBTIQ, On the road | Tags: , , , | Commenti disabilitati su Un paio di righe sul #femblogcamp

 

 

Ancora nel cuore del profondo nord, incomincio a buttare giù due righe sul femblogcamp che – ricordo a tutte e tutti – si è svolto nelle giornate del 28, del 29 e del 30 ottobre nei locali del csoa Askatasuna, con l’inebriante presenza delle autoctone dell’Askatasuna, delle compagne torinesi di Sguardi sui Generis, Femminismo a Sud &  compagnia cantante, danzante e resistente di partecipanti, organizzatrici e/o bloggers alle quali va il mio più sincero affetto di  minorenne sovversiva e autodeterminata 😀

I workshop e i dibattiti veramente partecipati, sono stati pieni di spunti interessantissimi. Si è spaziato dalle questioni puramente tecniche come il lavorare sulle varie piattaforme indipendenti e antisessiste, antirazziste, antifasciste, non-commerciali come  autistici/inventati e noblogs alle questioni più squisitamente politiche, una a caso fra tutte l’uso della forza, nei movimenti e appunto nella politica in generale. Avrei voluto seguirli tutti, ma purtroppo non ho ancora il dono di potermi trovare ovunque. Provvederò per colmare anche questa lacuna e appena riesco a capire come si fa organizzo un workshop anch’io..

Nel complesso, mentre indosso la meravigliosa maglietta del feminist blog camp realizzata ad hoc per l’autofinanziamento,  posso senz’altro dire che  è stata un’esperienza di  condivisione, crescita  e arricchimento collettivo veramente bella,  organizzata molto bene, e altrettanto bene autogestita dalle e dai presenti.

Lavoriamo tutte e tutti per continuare questo fantastico percorso, facendo rete, sostenendoci a vicenda e tirando fuori i denti : daje compagne! 😉

A breve un post interamente dedicato a Malafemmina.


Verso il Feminist Blog Camp!

Posted: Ottobre 22nd, 2011 | Author: | Filed under: Analisi, considerazioni e deliri, Comunicazione e mediattivismo, Gender e LGBTIQ, On the road | Tags: , , , , , | Commenti disabilitati su Verso il Feminist Blog Camp!

Biglietti alla mano, posso finalmente avere la matematica certezza che  ci sarò! 😀
Via al countdown, ci vediamo a Torino al csoa Askatasuna il 28, il 29 e il 30 ottobre.

Come on, sisters – posto qui il comunicato stampa del FemBlogCamp:

Il Feminist Blog Camp (Torino 28-29-30 ottobre all’Askatasuna) è un evento totalmente gratuito, autofinanziato, autogestito ed aperto a tutti. A chiunque abbia uno spazio internet e si occupi di pratiche antisessiste sul web. A tutti coloro che vorranno seguire i workshop e i laboratori proposti con l’intento di condividere i saperi.

L’idea del Camp prosegue la linea tracciata dal primo Fem Camp di Bologna nel 2007 ed è la risposta alle necessità di vivere la tecnologia in maniera condivisa, partendo dalle pratiche differenti con cui ci confrontiamo nel web, per tentare di agire in maniera globale.

Negli anni più recenti molte donne femministe e molti uomini disertori del patriarcato hanno cominciato a popolare la rete, in maniera sempre crescente e hanno intessuto relazioni per affrontare battaglie comuni. Abbiamo deciso quindi di mettere insieme questi nostri saperi, imparando l’uno dall’altro e trasmettendoci le conoscenze necessarie per vivere i nostri spazi e le nostre esigenze di cambiamento.

Aderiscono al Feminist Blog Camp più di 100 blog e siti; durante la tre giorni si potrà assistere a seminari, proiezioni, dibattiti, musica, arte, spettacoli, reading, cultura e molto altro; le tematiche trattate varieranno nei diversi workshop: dai diritti digitali al subvertising, dal controllo dei corpi alla libera sessualità, dalle narrazioni personali alle pratiche sociali e politiche.

Saremo ospiti del CSOA Askatasuna che metterà a disposizione oltre alle sale per i laboratori anche uno spazio/ludoteca per i bambini gestito dai partecipanti al Camp, uno spazio per dormire con il sacco a pelo e la cucina in cui mangeremo vegetariano: 3 giorni di totale autogestione all’insegna della massima condivisione.

Per altre informazioni il blog di riferimento

Il wiki in cui si possono seguire i lavori passo dopo passo

Il programma

Banner, loghi, grafiche:

Call in inglese

In altre lingue, alla voce “translations”

Il numero di telefono per giornalisti e giornaliste 3425510325


Perché abbandonare Facebook e utilizzare Diaspora*

Posted: Ottobre 2nd, 2011 | Author: | Filed under: Analisi, considerazioni e deliri, Gender e LGBTIQ | Tags: , , , , , | Commenti disabilitati su Perché abbandonare Facebook e utilizzare Diaspora*

Tre ottime ragioni per non iscriversi a Facebook.

1) Facebook ti vende. In tutti i sensi. Di solito quando un servizio è gratis è perchè il prodotto sei TU. Quale senso ha dare tutti i propri dati personali e autoschedarsi su Facebook giusto per condividere le solite quattro stronzate coi soliti quattro amici deficienti? I dati una volta finiti sui database rimangono proprietà di Facebook e non sei nemmeno sicur@ che vengano eliminati, prima o poi, definitivamente. Su Diaspora* è tutto il contrario, e quantomeno non diventi strumento di marketing per far iscrivere sedicenni metallari o giovani fan dei peggiori anime giapponesi. Io non mi sento di essere paragonata a una scatola di biscotti, pardon.

2) Diaspora* è QUEER! Altro che la binarietà “uomo/donna” dello strumento demoniaco di  quello stronzetto borghese di Zuckenberg, il campo “gender” è vuoto e ci puoi mettere quello che ti pare. Facebook è discriminatorio.  Queer-activists, che diamine aspettate a materializzarvi su D* ?

3)  Controlla la tua vita, dio-3-in-1-e-in-offerta-speciale.  Su Facebook puoi decidere selettivamente con chi condividere determinati contenuti e con chi no? Con Diaspora* puoi.

4) Nè ban nè amministratori! Lo spettro della segnalazione si aggirava su Facebook, su Diaspora* no. Perché quest’ultimo non è strutturato in maniera gerarchica e condividi ciò che vuoi con chi ti pare e non appena arriva la rottura di scatole basta disattivare la condivisione dei tuoi contenuti con il personaggio che rompe.


Come pubblicare sul proprio spazio Noblogs con WordPress per Android

Posted: Settembre 8th, 2011 | Author: | Filed under: Comunicazione e mediattivismo | Tags: , , , | Commenti disabilitati su Come pubblicare sul proprio spazio Noblogs con WordPress per Android

Oggi una brevissima guida alla pubblicazione sul vostro (no)blog tramite quella diavoleria del vostro pargolo Android  😉

Sul market ufficiale di Android potete reperire l’applicazione ufficiale di WordPress che permette di scrivere post & pubblicarli, gestire commenti e altri aspetti,  direttamente dalle vostre dita!

Prima di cominciare andate sulle impostazioni del blog, per la precisione su “Scrittura”, e abilitate il protocollo XML-RPC, che vi serve per la pubblicazione remota.

Adesso andiamo a smanettare sull’app di WordPress. All’inizio vi saranno proposte tre opzioni:

-Apri un blog su WordPress.com
-Aggiungi un blog ospitato da WordPress.com
-Aggiungi un blog WordPress.com

Potete notare che non c’è il massimo della chiarezza in quanto tutte le opzioni sembrano rimandare a blog ospitati sul server di WordPress.com, quella che fa al caso nostro è la terza, che in realtà si riferirebbe a blog WordPress, sì, ma inteso come software utilizzato, non come server!

Vi chiederà username e password e l’indirizzo del vostro blog. Se ne avete più di uno, mettetene uno random. Vi farà selezionare i blog che volete gestire da remoto. Ricordatevi  che anche su tutti quelli che selezionate dovete abilitare il protocollo XML-RPC.

Felice proliferazione di blog-posts da remoto!


Come resuscitare un cellulare finito in acqua

Posted: Settembre 5th, 2011 | Author: | Filed under: Autoproduzioni e D.I.Y. | Tags: , , | Commenti disabilitati su Come resuscitare un cellulare finito in acqua

Vi è caduto inavvertitamente il cellulare nel cesso di casa vostra? Salpavate in acqua di rubinetto e per caso il vostro gioiellino tecnologico ha fatto splash?

Ecco un paio di suggerimenti, testati dalla sottoscritta (ohibò) per farlo tornare vivo piuttosto che  dargli il colpo di grazia che potrebbe venirvi a costare numerosissimi e preziosi euro, frutto di tanto lavoro (salariato).

Innanzitutto: se è già spento non tentate di accenderlo, se è acceso spegnetelo immediatamente e staccate la batteria.

Smontate il pargolo il più possibile, munit* di minicacciaviti  e/o coltellini svizzeri di sorta.

Prendete una bacinella e riempitela di alcool denaturato (oppure acqua distillata) e con uno dei due sciacquare tutte le parti del piccolino, TUTTE. Senza acqua di rubinetto! Solo alcool o distillata.

Asciugate con scottex o analoghi, e dopodichè lasciate asciugare nei pressi di un termosifone (ma non a diretto contatto!) oppure aspirate con l’aspirapolvere (ma anche uno di quei cosi per aspirare le briciole dovrebbe andare bene), ma NON COL PHON poichè questo avrebbe effetti deleteri sul vostro telefonino.

Dopo tutto ciò possiamo procedere al rimontaggio; poi accendete e…
se rifunziona non avrete ulteriori problemi! 😉

Se per caso non dovesse funzionare, molto probabilmente avete fatto questa procedura troppo tardi e vi si sono ossidati i contatti.